La primavera, con le giornate che si allungano e il clima così piacevole, è il periodo più bello per programmare una visita a Treviso e nel suo circondario. La città veneta accoglie i visitatori con un centro storico raccolto ma ricco di fascino, arte e storia, con giardini rigogliosi che fanno capolino da splendide ville e il rilassante scorrere delle acque dei canali di sottofondo.
Chiara, del blog La Voglia Matta, ha dedicato una giornata alla scoperta di questa incantevole e prospera città, aiutata dal bel tempo con un cielo azzurro che ha fatto da sfondo a tutte le sue foto, e oggi ci farà da cicerone.
Cominciamo dal suo salotto buono, la bellissima Piazza dei Signori, dove i trevigiani amano sedersi ai tavoli dei numerosi caffè che vi si affacciano. Passeggiare per questa piazza e lungo il centro, ammirando suggestivi scorci tra i canali, antiche ruote di legno testimonianza della vita sul fiume nel passato e balconi fioriti, vi infonderà un tale senso di pace da darvi l’impressione di essere in campagna.
Treviso è una città d’acque, mura e affreschi. E’ ancor oggi ” Marca gioiosa et amorosa ” come venne descritta secoli fa; ha solamente 80.000 abitanti, famosi per la loro laboriosità e per il loro saper vivere bene. Si visita tranquillamente a piedi ed è ideale anche per la bicicletta, essendo totalmente pianeggiante. Città d’acque, vi scorrono infatti il Sile, il Botteniga, il Roggia-Siletto, il Buranelli e il Cagnan. Anche il sommo Dante ne cantò le bellezze nella Divina Commedia: “Dove Sile e Cagnan s’accompagna”…
Sul canale Buranelli le ” lavandere” lavavano inginocchiate per ore sul mastello e sul “lampor”, l’asse da lavare. Il lavaggio del bucato era un’operazione lunga che richiedeva una giornata intera di lavoro: l’arrivo della lavatrice sarà probabilmente stato accolto come una grazia da tutte queste povere donne!
Girovagando per la città ho scoperto una piazzetta dove sono stati ritrovati degli splendidi mosaici.
Treviso è anche una città di palazzi affrescati. Non disponendo di marmi preziosi per abbellire i palazzi si cominciò a ricoprire l’intonaco con motivi colorati. Questo tipo di pittura era detta “regalzier“, ed alzando gli occhi dal proprio cammino se ne scoprono di particolari. Molti di questi motivi hanno risentito pesantemente del passaggio devastante delle guerre.
All’ora di pranzo mi sono messa in macchina e ho raggiunto la zona di Conegliano e Valdobbiadene, famosa in tutto il mondo per la produzione del Prosecco. Ho trovato un ristorante superlativo, il Verdegaio di Susegana, un casale in mezzo alle vigne. Un pranzo da ricordare per la qualità del cibo, del Prosecco e per l’impeccabile servizio. La maestria della giovane cameriera nella preparazione della tartara, fatta al momento al nostro tavolo, la ricorderò a lungo…
Questi gli altri piatti assaggiati:
Spero che questo mio breve reportage vi abbia convinto a trascorrere qualche giorno in questo borgo storico e tra le splendide colline che lo circondano, alla scoperta della gastronomia e delle tradizioni locali.
https://www.terredelprosecco.it?a_aid=50b650735f04e&a_bid=1d3ff98c
Grazie Erika, il tuo gentile commento mi ha fatto molto piacere, un abbraccio !
Non ho potuto portare a termine il mio commento precedente perciò continuo qui.Ho visitato la bella cittadina di Treviso l’anno scorso e mi è piaciuta tanto. L’ho trovata molto raffinata. Noi abbiamo mangiato presso la “Trattoria Toni del Spin” e naturalmente abbiamo assaggiato il risotto al radicchio di Treviso. Conosco il blog di Chiara che ogni giorno ci delizia con i suoi superbi manicaretti. Grazie Chiara dei tuoi preziosi consigli.
Un caro saluto a tutti.
Erika
Ciao Erika,
il risotto al radicchio di Treviso è un classico, e i lettori del blog apprezzeranno sicuramente la tua segnalazione! Grazie 😉
Ho avuto la possibilità di visitare Treviso l’anno scorso