Il blog di eDreams icon
Il blog di eDreams
  •   3 minuti di lettura

Probabilmente la più famosa festa di tutta la Spagna, e probabilmente una delle situazioni più divertenti e adrenaliniche che vi capiterà di vivere. San Fermín, San Firmino, la corsa dei tori, comunque lo vogliate chiamare, è un evento pazzesco. Dal 6 a l 14 luglio 2012, avete un appuntamento da non perdere a Pamplona, per nove intensi giorni di balli, canti, festa. Siete pronti?

Il programma

Venerdì 6 luglio, ore 12: dal balcone centrale del municipio di Pamplona viene lanciato, al grido di ¡Viva San Fermin, Gora San Fermin!, il razzo che annuncia l’inizio della festa, el Txupinazo. Si stappano le bottiglie, si urla  a squarciagola e da questo momento esplode l’euforia collettiva.

San Fermín 2012
foto di Bilboko Compartsak su flickr

Venerdì 6 luglio, h 16.30: Riau Riau. Si accompagnano sindaco e consiglieri comunali dal comune fino alla cappella di San Firmino, distante circa 500 metri. La musica suonata dalla Pamplonesa, la banda municipale di Pamplona, si chiama appunto Riau Riau.

Sabato 7 luglio, h 10.00: processione di San Firmino. Partendo dalla parrocchia di San Lorenzo, si porta in processione per le vie della città il santo patrono di Pamplona, San Fermin. E’ l’atto religioso più tradizionale di tutta la festa, a cui assistono principalmente gli abitanti di Iruñea vestiti impeccabilmente di bianco e rosso.

Tutti i giorni, h 8.00 del mattino: l’encierro. E’ sicuramente l’immagine più famosa de “los Sanfermines”. Se siete particolarmente coraggiosi, o incoscienti, anche voi potete  farvi inseguire dai tori. Abitanti, esperti corridori, turisti, corrono ogni anno (con molte precauzioni per non essere incornati!) gli 825 metri di strada lastricata davanti ai tori, per una durata totale di 3 o 4  minuti. Si va dai 2.000 partecipanti in un girono normale a più di 3.500 nei week end.

San Fermín
Foto di suarez leandro su flickr

Tutti i pomeriggi, h 18.30: le corride. Per qualcuno è un’espressione culturale  e artistica, per altri solo una crudeltà gratuita. Senza entrare nel merito, ricordiamo che le corride di tori sono parte della festa di San Fermín. Il biglietto è piuttosto caro e molti posti sono riservati, potete acquistarlo la sera prima dello spettacolo; i posti al sole sono occupati da Las Peñas, più concentrati a godersi la festa che loro stessi organizzano che a quello che succede dentro l’arena, mentre all’ombra si siedono gli “aficionados”.

Tutte le sere: concorso dei fuochi artificiali al castello.

Tutte le sere, h 23.30: concerti. Si svolgeranno soprattutto en la Plaza de los Fueros, Plaza del Castillo e Plaza de los Burgos (dedicata al jazz con Jazzfermin).

La festa: spesso criticata per le sue esagerazioni, la festa dove (quasi) tutto è concesso è probabilmente il maggiore richiamo per i turisti. Si beve e si mangia senza sosta, dal 6 al 14 luglio, fino a non poterne più.

Sabato 14 luglio, h 00.00: Pobre de mì. La festa finisce nello stesso luogo e con gli stessi protagonisti che l’hanno inaugurata. Per salutare San Firmino fino all’anno successivo, tutti cantano “Pobre de mí”, una canzone triste di arrivederci. Con una candela accesa e la faccia malinconica, perchè questa volta la festa è davvero finita.

San fermin 2012Las Peñas:

Vera anima della festa, sono le associazioni che si incaricano di trovare e mantenere luoghi dove festeggiare e organizzare cene e eventi. Il più importante di questi è “La Corrida del Sol”: tutte le peñas si uniscono nella Plaza de Toros, ognuna vestita con abiti e colori propri, per cantare, ballare e inventarsi qualsiasi tipo di spettacolo. L’ingresso è riservato ai soci.

Dove uscire:

Ovunque, ma in particolare il “casco viejo” è la migliore opzione per cominciare la notte; la zona di Estafeta, San Gregorio e San Nicolas è il quartiere dove andare a mangiare i pintxos. A seguire, per i più alternativi e festaioli la scelta dovrebbe ricadere su Navarrería, Calderería e Carmen.

Come arrivare

In aereo: la città è molto ben servita da voli low cost e di linea e l’aeroporto è a pochi chilometri di distanza. Altri aeroporti vicini sono quello di Pamplona a un’ora, Bilbao (156 km) e Saragozza (170 km).

In treno: la RENFE, compagnia ferroviaria spagnola, garantisce collegamenti giornalieri da e per Madrid, Barcellona, Vitoria, Galizia e Asturie.

I nostri consigli

Se non volete apparire come “guiris” (turisti) confusi, procuratevi almeno un fazzoletto rosso da mettervi al collo.  Vestitevi male e preparatevi a sporcarvi di sangria e farina.

Se siete in macchina, lasciatela fuori città e muovetevi con i mezzi pubblici. E se avete tempo, vi raccomandiamo di arrivare almeno un giorno prima dell’inizio della festa, per vedere la trasformazione della città e godervi un po’ di tranquillità prima dell’esplosione.

San fermin 2012Se non avete molte pretese e quello che vi sta a cuore è vivere la notte, potete portarvi un sacco a pelo e “dormire” nei parchi come fanno numerossisimi giovani.

Se volete partecipare all’encierro, cercate di arrivarci in buona forma fisica, non dopo aver bevuto e festeggiato tutta la notte precedente! Molti incidenti sono causati anche dalle pessime condizioni in cui si presentano alla corsa  molti principianti, e ogni anno ci sono feriti. Se invece volete solo assistere alla corsa da dietro gli appositi steccati, per trovare un buco dovreste arrivare entro le 6 di mattina.

Non sempre è possibile, ma andare a San Fermín con qualcuno di locale o per lo meno con amici spagnoli vi permetterà di assaporare più a fondo l’essenza della manifestazione, negli ultimi anni sempre più amata dai turisti di tutto il mondo.

1 responses to “Viva San Fermín!

I commenti sono disattivati.
footer logo
Fatto con per te
CMP