Viaggio a Dubai per trovare lavoro

In questo periodo di forte disoccupazione, non solo in Italia, sono sempre di più le persone che cercano lavoro in altri Paesi. Il tasso di disoccupazione quasi inesistente (grazie anche al forte controllo delle autorità, che obbliga chiunque voglia rimanere a Dubai per più di 30 giorni ad avere un visto e i datori di lavoro a fornire visto, appartamento e assicurazione medica e a pagare gli stipendi entro il 15 del mese successivo), gli stipendi generalmente più alti e pagati con puntualità e un’elevata qualità della vita, rendono Dubai e gli Emirati Arabi una meta sempre più appetibile per chi è alla ricerca lavoro. E’ utile però, per chi voglia lanciarsi in questa nuova avventura, chiarirsi le idee; per questo, Dubai Blog ci da qualche consiglio.

Prima di tutto, è da sfatare il mito della città d’oro, dove basta arrivare per trovare lavoro. A Dubai non aspettano solo noi! Ma, dall’altro lato, bisogna anche dire che che l’economia degli Emirati Arabi Uniti, dopo la pausa moderatamente negativa del 2009, ha ripreso a crescere a ritmo rapido, anche se inferiore a quello ripido del precedente quindicennio (crescita media annua superiore al 7%). La candidatura di Dubai per l’Expo 2020 porterà anche tantissime opportunità di lavoro in tutta la regione.

Sono molte le persone che pianificano un viaggio a Dubai, magari in occasione di una fiera del settore di loro interesse, per iniziare a prendere i primi contatti, lavorativi e non: lasciare qualche curriculum, prendere informazioni sul territorio, cercare scuole per gli eventuali figli, capire come portare il proprio animale domestico, e così via. Sviariate agenzie di lavoro specializzate in ricerca e offerta sono attive sul territorio, ma è possibile trovare anche online offerte di lavoro per Dubai ed Emirati Arabi Uniti e informazioni per chi cerca lavoro on line.

Per lavorare a Dubai e negli Emirati Arabi è necessaria una conoscenza dell’inglese che consenta un buon livello di comunicazione (almeno B2), sia al lavoro sia per la sopravvivenza quotidiana. Oltretutto, sarebbe importante conoscere un minimo di inglese anche solo per affrontare un viaggio-vacanza a Dubai di orientamento, a meno di non voler essere dipendenti tutto il tempo da guide parlanti italiano, che rischiano di farvi rimanere nel circuito turistico, o a interpreti, che però possono avere costi elevati.
Dubai non è una città in cui andare all’avventura senza conoscere la lingua: non sono i tempi in cui i nostri bisnonni con la valigia di cartone andavano in America un po’ allo sbaraglio e Dubai non è un posto dove con l’italiano ce la si può cavare. Non siamo in Spagna, nè in un paese sud-americano o a Malta.

A causa del gran numero di lavoratori provenienti dai paesi più poveri, persone poco qualificate accettano rapidamente posti di lavoro con salari molto bassi: dimentichiamoci quindi di andare a Dubai e cercare lavoro come camerieri (a meno che non si tratti di ristoranti importanti, magari italiani), operai semplici, autisti, e così via. Bisogna quindi puntare su ruoli – se non di responsabilità – almeno di supervisione e coordinamento; ma questo comporta l’avere esperienza in quel ruolo.

Speriamo di avervi dato qualche consiglio utile e vi auguriamo buona fortuna per la vostra ricerca di lavoro, viaggio o permanenza a Dubai!

Nico de Corato, fondatore di Dubai Blog, ha una laurea in ingegneria delle telecomunicazioni e un interesse per gli Emirati Arabi che risale al 2004, quando vi approdò per la prima volta. Oggi gestisce un network di blog e pagine web, molte delle quali accomunate dallo stesso interesse per il dorato e affascinante mondo di Dubai.

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