Amanti del vino e degli splendidi panorami trentini? Ce li fa conoscere più da vicino Stefano, del blog della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Un diario ricco di informazioni sulle numerose opportunità di scoprire i luoghi, i prodotti e i produttori che formano il variegato panorama di produzioni enogastronomiche di qualità del territorio trentino.
Il Trentino richiama subito alla mente picchi innevati e guglie rocciose che fanno da cornice alle numerose vallate puntellate di borghi e paesini, ideali per sciare o fare escursioni. Ma Trentino fa rima anche con vino e un ricco patrimonio di prodotti agroalimentari a completare un menù pieno di sorprese. Un territorio che offre numerosi spunti per un bel viaggio enogastronomico alla scoperta dei vini (e non solo) che fanno del Trentino una meta così interessante.
Il Trentino può vantare un territorio eterogeneo caratterizzato dalla presenza di diversi profili climatici che garantiscono una variabilità climatico-ambientale, che unita alla presenza di una notevole diversità dal punto di vista della composizione geologica del suolo lo rendono adatto alla coltivazione di una grande varietà di vitigni.
La vite, inoltre, è da sempre un elemento caratterizzante il paesaggio del territorio, dall’area dell’Alto Garda alla Valsugana passando per i terrazzamenti vitati della Valle di Cembro, esempio di viticoltura eroica.
Ma vediamo quali sono i principali prodotti che scaturiscono da questa ricchezza ed eterogeneità di elementi naturali e climatici; tra tutti spicca sua maestà il TRENTODOC, spumante metodo classico prodotto con uve Chardonnay e Pinot (bianco e/o nero) in diverse tipologie, Brut, Rosè e Demi – sec fino alle più strutturate Riserve con una maturazione di almeno 36 mesi sui lieviti.
Tra i vitigni autoctoni e tradizionali spiccano la Nosiola, coltivata principalmente in Valle dei Laghi da cui si ottiene un vino bianco fresco e secco ma anche il Vino Santo, prodotto di eccellenza ottenuto con l’appassimento di grappoli selezionati sulle “arele”, graticci metallici esposti alla forza dell’Ora del Garda che favorisce l’azione della muffa nobile “Botrytis” cui segue – dopo la spremitura in occasione della settimana santa – un invecchiamento minimo di 50 mesi in botti di rovere per potersi fregiare della DOC.
Tra i vitigni autoctoni non si può dimenticare il Teroldego Rotaliano, prodotto nell’omonima piana a nord di Trento, primo vitigno ad ottenere la DOC nel 1971 e presente sul territorio trentino già dal 1300. Dalla vinificazione delle uve nasce un rosso scuro dai riflessi granati con fragranze di frutta matura, che lo rendono particolarmente adatto all’abbinamento con i salumi e i formaggi stagionati trentini.
Un altro vitigno tradizionalmente presente in Trentino, in particolare nella Piana Vallagarina è il Marzemino, giunto dall’Asia nei secoli in cui la Serenissima Repubblica di Venezia dominava i traffici commerciali dell’area dell’Adriatico. Il vino che ne deriva è considerato “gentile” adatto agli abbinamenti con le carni bianche e rosse ma anche con i prodotti ittici, in particolare baccalà e trota.
Questi sono solamente alcuni dei vini di spicco della vitivinicoltura trentina, da provare in abbinamento alle pietanze e ai prodotti tradizionali della cucina locale, fatta di cibi semplici ma ricchi di sapori, adatti ad esaltare le peculiarità dei vini del territorio.
Che aspettate, sul portale delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino troverete tutte le informazioni per pianificare il vostro soggiorno e contattare le aziende per visite e degustazioni.