Abbiamo preso spunto dal concorso “Paese che vai…ricetta che trovi”, per proporvi una meta insolita ma decisamente da non perdere per gli amanti della buona tavola.
Morterone, in Valsassina (Lecco) è il comune più piccolo d’Italia. 30 residenti vivono in questo minuscolo centro delle prealpi lecchesi, raggiungibile solo in auto con tre quarti d’ora di percorso che allontana gradualmente dal caos cittadino e svela bellissimi panorami. Un affascinante borgo che però vuole scrollarsi di dosso l’immagine legata solo alle proprie dimensioni, per far conoscere ai visitatori la ricchezza del patrimonio artistico e gastronomico.
Non c’è bisogno di andare chissà dove per trovare atmosfere d’altri tempi e assaporare la sensazione di lontananza dalla civiltà: basta un’escursione da Lecco, e oltretutto qui si mangia decisamente molto meglio che sull’Himalaya!
I formaggi sono il punto forte della produzione della Valsassina, soprattutto l’ottimo taleggio, e servono anche per preparare la ricetta più tipica della zona, la nutriente polenta taragna. Questa polenta viene preparata con farine miste di mais e grano saraceno alle quali, a cottura ultimata, si aggiungono in grande quantità burro e formaggi semigrassi. La polenta taragna è un piatto molto saporito, che può essere apprezzato da solo come piatto unico o più spesso accompagnato da salsicce o altri tipi di carne.
Come si prepara?
Mettete in un paiolo di rame l’acqua e portatela ad ebollizione, poi salatela e versate la farina (comprate quella apposita per polenta taragna) a pioggia, mescolando continuamente. Continuate a mescolare la polenta finchè non sarà cotta, ci vorranno circa 50-60 minuti. Nel frattempo tagliate il burro e i formaggi (taleggio, gorgonzola, grana, crescenza, fontina) a pezzetti e uniteli alla polenta abbassando il fuoco. Fate amalgamare gli ingredienti per cinque minuti o comunque fino al loro completo scioglimento e servite immediatamente la polenta taragna sparsa in un tagliere.
Forse il vostro livello di colesterolo subirà un temporaneo innalzamento e questo pasto “importante” richiederà una successiva siesta, ma vi garantiamo che ne varrà la pena!
Buon appetito!