Nel mezzo dell’Oceano Pacifico, tra le Filippine e le Hawaii, troviamo le incantevoli isole della Micronesia, atolli vulcanici che rientrano tra i paradisi tropicali della Terra.
Conoscete queste isole?
E in particolare conoscete quella di Yap?
In questa piccola isola l’attrazione principale sono le monete giganti osservabili nei villaggi e addirittura per le strade e i sentieri dell’isola.
Si tratta di enormi dischi di pietra, caratterizzati da un buco centrale in cui si inseriva la corda con cui trasportarli, risalgono a circa 300 anni fa e sono realizzati con una particolare pietra delle scogliere della vicina isola di Palau.
Queste monete dalle dimensioni giganti (la più grande ha un diametro di 3,5 metri) venivano lavorate, levigate e poi trasportate all’isola di Yap con delle imbarcazioni costruite dagli indigeni e servivano per comprare cose importanti, come poteva essere una nave o addirittura la collaborazione e l’appoggio in tempo di guerra.
Il valore di ogni moneta veniva deciso in base al tempo di realizzazione e agli sforzi che richiedeva, cosa che da molti è stata definita estremamente “etica”.
Certo è che queste monete, dato il loro peso e le difficoltà di trasporto, solo in rari casi venivano scambiate materialmente e quindi 
il pagamento era valido anche se la moneta si trovava in un luogo lontano rispetto a dove veniva effettuato l’acquisto.
E infatti, tra le monete lontane ma comunque valide si contava anche quella che affondò durante il trasporto per colpa di una tempesta. Quando i marinai della nave che la trasportava arrivarono a Yap e raccontarono cos’era successo, la popolazione decise che quella moneta non era andata persa del tutto e che quindi poteva usarsi comunque come mezzo di pagamento nonostante si trovasse sul fondale marino.
E voi quante monete di Yap sareste disposti a pagare per vederle dal vivo e visitare questi stupendi atolli della Micronesia?
