Co-fondatore e direttore generale marketing di ODIGEO (eDreams, Go Voyages, Opodo e Travellink), la più grande agenzia di viaggi online d’Europa e la quinta del mondo. Apassionado di mare. Potrebbe passare ore nuotando e godendosi con calma la tranquillità del mare. Uomo di famiglia, ama profondamente sua moglie e le sue figlie, pilastri fondamentali della sua vita.
Così è Mauricio Prieto (@mauprieto), messicano di nascita e cittadino del mondo d’adozione, che ha voluto vivere in varie città e conoscere altre culture. Oggi vi invitiamo a conoscerlo più a fondo.
Con la nascita, nell’ultimo anno, di ODIGEO di sicuro i tuoi viaggi di lavoro saranno aumentati…Qual è l’ultimo viaggio di piacere che hai fatto e durante il quale hai davvero staccato la spina?
Si, i viaggi di lavoro si sono moltiplicati, ma fortunatamente le città che visito di più hanno un grande fascino: Parigi, Londra, Amburgo, Milano, Stoccolma…
L’ultimo viaggio di piacere è stato un fine settimana a Ibiza, per nuotare in occasione dell’Ibiza Ultra Challenge, un percorso di 11.4 km organizzato da Marnaton. Nuotare per lunghi tratti in mare aperto è per me sicuramente la miglior forma di disconnettere e concentrarmi.
Cosa ricordi del tuo primo viaggio?
I miei primi anni li ho vissuti a Monterrey, una città nel nord del Messico, e ricordo molto bene i viaggi che facevamo con i miei genitori e fratelli alla città di frontiera di McAllen, nello stato del Texas, a circa 3 ore di auto da Monterrey. Non era propriamente una destinazione turistica, ma per me si trattava di viaggi speciali che ricordo con molto affetto.
3 luoghi che bisognerebbe visitare prima di lasciare questo mondo.
Il Parco Nazionale del Serengeti, la Grande Barriera corallina e un posto dove ammirare l’Aurora Boreale.
Sei più da zaino in spalla o da viaggio tutto incluso? Nessuno dei due.
“Nuotare per lunghi tratti in mare aperto è per me sicuramente la miglior forma di disconnettere e concentrarmi”
In viaggio, porti sempre con te la macchina fotografica?
Si, anche se in questi ultimi anni l’ho sostituita sempre più spesso con quella del mio cellulare. Mi piace molto la fotografia ma non sono un esperto, perciò nella maggior parte dei casi è sufficiente il mio smartphone. Su Instagram (mauprieto) ci sono alcuni dei miei scatti preferiti.
Quando scegli una destinazione o organizzi un viaggio, usi le nuove tecnologie per tenere tutto sotto controllo?
Si, molto. Foursquare sta diventando per me uno strumento sempre più utile per esplorare e conoscere nuove destinazioni. Quello che non ho trovato su Tripadvisor con il “potere delle masse”, l’ho trovato su Foursquare grazie al potere delle raccomandazioni di persone simili a me.
Il tuo viaggio ideale sarebbe in… aereo, treno o nave?
Il mio viaggio ideale dipende dalla destinazione e dalla compagnia, non dal mezzo di trasporto. Ma, se vogliamo concentrarci su questo aspetto, posso dire di apprezzare molto i mezzi non a motore. E tra l’aereo, il treno, la nave o l’auto preferisco in linea generale quello che mi può portare più velocemente a destinazione; do molto valore alla puntualità e comodità del treno e alla libertà dell’auto.
Il miglior aneddoto che abbia a che fare con i tuoi viaggi è…
Quello che mi piace di più è riscoprire il mondo dalla prospettiva delle mie figlie. Non ha prezzo vivere insieme la loro prima volta sulla neve, la Statua della Libertà, le acque dei Caraibi, la torre Eiffel…Viaggiare con loro è una garanzia di divertimento e apprendimento grazie all’innocenza e curiosità che contraddistingue i bambini.
Chi è il tuo compagno/a ideale di viaggio?
Mia moglie e le mie figlie, senza dubbio.
“Quando viaggio quello che mi piace di più è riscoprire il mondo dalla prospettiva delle mie figlie”
Cosa non può mai mancare nella tua valigia?
Prima non mancava mai un coltellino svizzero. Oggi il mio iPad.
Hai mai perso il tuo bagaglio?
No, ma quasi. Una volta mi sono dimenticato la valigia in un taxi di Madrid. Quando me ne sono accorto (un’ora dopo), sono tornato alla stessa fermata dove l’avevo preso e ho avuto la fortuna incredibile di trovare l’auto ancora lì. Ero con mia figlia, che allora aveva 5 anni. Quando andammo all’aeroporto, mi disse che sarebbe stato meglio se si fosse incaricata lei della valigia per essere sicura che non la perdessi di nuovo.
Che tipo di souvenir o ricordo ti piace portare a casa dai tuoi viaggi?
Una bella foto che catturi al meglio l’essenza del viaggio.
Un hotel deve avere…
Quando viaggiamo in America con le bimbe è essenziale che l’hotel abbia il servizio in camera 24 ore su 24 perchè con il jetlag i primi giorni spesso le mie figlie si svegliano alle 3 della mattina per fare colazione.
Attualmente viviamo iperconnessi, navighiamo su Internet a tutte le ore…sei capace di lasciare il cellulare nella stanza dell’hotel quando sei in vacanza?
Si, ma uso il telefono cellulare anche per altri scopi (fotografare, leggere, prendere appunti, ecc.), che servono comunque a staccare e rilassarsi.
Se dovessi raccomandare un ristorante a un amico, non esiteresti a consigliare…
Chez Allard a Parigi, Elios a New York, e a Barcellona raccomando tutti quelli che appaiono sul mio Foursquare.
Cosa potresti mangiare sempre senza mai stufarti?
Adoro la cucina messicana, in particolare il posole, le zuppe, le quesadillas e i tacos al pastor.
Negli ultimi anni le compagnie aeree low cost sono molto di moda. Le usi spesso? Perchè?
Uso la compagnia aerea che mi offre la migliore combianzione di prezzo e orario. L’unica eccezione la faccio con Ryanair, che evito. Faccio tutto il possibile per non viaggiare con loro.
“Tutti abbiamo la responsabilità individuale di scoprire dove stiamo andando, cosa vogliamo fare con le nostre vite e dove vogliamo vivere”
Messicano di nascita, spagnolo d’adozione… Come descriveresti la Spagna in termini turistici?
Un paese privilegiato in tutti i sensi: gastronomia, natura, sport e cultura.
Potresti vivere senza viaggiare?
Mi mancherebbe, senza dubbio. Viaggiare ha sempre fatto parte della mia vita, non solo per le vacanze ma anche per vivere. Ho infatti vissuto per più di due anni prima a Monterrey, poi a Città del Messico, Princeton (New Jersey), Berkeley (California), San Francisco (California), Miami (Florida) e Barcellona.
Credo che tutti abbiamo la responsabilità individuale di esplorare, scoprire dove stiamo andando, cosa vogliamo fare con le nostre vite e dove vogliamo vivere. Non credo all’affermazione “qui ci è toccato vivere”, ma piuttosto al fare sforzi per trovare i propri spazi e le proprie opportunità ovunque siano, andare più in là di quello che ci si trova già a disposizione.
Se un giorno ti perdessi, dove bisognerebbe cercarti?
Nuotando in mare. Con tre nuotatrici americane, una delle quali è mia moglie, ho intenzione di attraversare lo stretto di Gibilterra (www.swimminggibraltar.com) la prossima estate per raccogliere fondi per Worldreader. Insomma, c’è da arrivare con un bell’allenamento alle spalle!