“A Carnevale ogni scherzo vale”; questo è il motto che, da Nord a Sud, da Est a Ovest, in montagna come al mare, incoraggia gli italiani a lasciarsi andare ai festeggiamenti più colorati e più pazzi dell’anno.
Non c’è solo il famosissimo Carnevale di Venezia con le sue maschere così enigmatiche o quello di Viareggio fatto di sfilate che percorrono tutto il lungomare; conosciutissima è la “Battaglia delle arance” di Ivrea e degno di nota è anche l’antico Carnevale pugliese di Putignano. In ogni comune italiano, grande o piccolo che sia, sfilano i carri, danzano le maschere e volano i coriandoli, all’insegna di una festa che è parte del folklore del nostro Paese da secoli.
In occasione del Carnevale ogni italiano rispolvera vecchie maschere, mentre le mamme e le nonne ripassano in cucina le ricette di dolci deliziosi. E che in Trentino Alto-Adige si chiamino “cròstoli”, a Roma “chiacchiere” e a Sulmona “cioffe”, è uguale, restano comunque l’emblema di una tradizione tramandata dall’epoca dei Romani.
Colombina, Pulcinella, Arlecchino, ma anche giovani principesse e piccoli supereroi sono solo alcune delle tipiche maschere che invadono le strade delle nostre città nei giorni di questa festa senza freni.
Allegria è la parola d’ordine del Carnevale italiano, un’esperienza unica a cui fanno da contorno dolci, colori e tanto divertimento.
