Sono ormai anni che l’e-commerce ha preso piede in Italia e anche i clienti più diffidenti hanno iniziato a credere nel commercio elettronico.
L’acquisto di prodotti e servizi attraverso il World Wide Web è diventato di moda poco a poco ma da circa tre anni a questa parte sta aumentando in maniera vertiginosa.
A guidare il settore italiano dell’e-commerce è certamente il turismo, o meglio l’e-tourism, le cui vendite nel 2010 hanno toccato i 3,4 miliardi di fatturato a livello globale e si prevede che nel 2011 raggiungano i 3,8 miliardi.
A dare una mano al turismo elettronico è, certamente, la tecnologia.
Dal punto di vista dei clienti sono le reti sociali ad offrire spunti su come, dove e quando acquistare viaggi online, poichè permettono un aggiornamento costante delle informazioni e uno scambio di esperienze e consigli tra utenti.
Per quanto riguarda invece compagnie aeree e hotel, attori principali dell’offerta turistica dei nostri tempi, la possibilità di introdurre servizi di prenotazione e check-in per smartphones o di usare gli Ipad per un miglior soggiorno degli ospiti, rappresenta un enorme salto in avanti in ambito di funzionalità.
Va inoltre specificato che l’e-tourism sta ottenendo molto successo grazie alle realtà locali, come ad esempio le regioni italiane caratterizzate da una produzione tipica locale di grande attrattività.
A tal proposito, Magda Antonioli Corigliano, consulente speciale del Commissario Ue per il Turismo, ha affermato in occasione del Forum Europeo ”Strade del Vino e Sviluppo Economico Locale” di Cagliari che l’enogastronomia rappresenta un esempio perfetto di questa evoluzione, poichè sta sostenendo molto bene il settore turistico e promette ancor meglio se si analizza l’impatto crescente che sta avendo grazie al supporto delle nuove tecnologie. L’esperta è infatti fortemente convinta che “gli utenti sfruttano internet sia per reperire informazioni su destinazioni, prezzi, strutture e tragitti, sia per condividere le proprie esperienze di viaggio” e le attrazioni locali possono svolgere un ruolo centrale in questo panorama di scambio multimediale.
Voi cosa ne pensate? Quanto contano internet e l’opinione altrui nell’organizzazione dei vostri viaggi?