L’Albania è una nazione nota per i tristi accadimenti storici avvenuti durante gli anni ’90 che hanno lasciato strascichi tuttoria visibili. Nonostante questo il paese è riuscito a rinnovarsi partendo proprio dalla capitale, Tirana che a differenza di quanto si immagini è ricca di attrazioni turistiche come chiese, castelli, edifici storici e quartieri con ristoranti alla moda e locali per divertirsi.
Città vivace e abitata da tanti giovani, è situata a circa 30 chilometri dalla costa, è una meta low cost ed è facilmente raggiungibile dall’Italia.
Scoprite insieme a noi le principali attrazione di questa città nota a non molti ma che nasconde gioielli degni di essere visitati!
Le principali attrazioni locali della città sono la bellissima piazza centrale Sheshi Skenderbej, il Rinia Park, luogo ideale per bere un caffè seduti in mezzo alla natura, e l’isola pedonale Rruga Murat Toptani. Viali ombreggiati, mercatini tipici, musei d’arte e tanti locali dovedivertirsi fanno di Tirana la meta perfetta una vacanza alla scoperta dell’Europa. Scoprite con noi…
10 cose da fare a Tirana
1. Visitare la Piazza di Skanerbeg
Skandebeg è un eroe nazionale albanese che, tra il 1444 e il 1466, pare abbia impedito ben 13 invasioni turche, prima di morire quando i turchi riuscirono finalmente nel loro intento. La resistenza di questo personaggio viene considerata per gli albanesi l’esempio più alto di nazionalismo. Oggigiorno la storia si è mischiata un po’ con la fantasia e non si conoscono i veri dettagli della vita e delle prodezze di Skanebeg ma in ogni angolo della città troverete statue di lui a cavallo e, appunto, persino una piazza a lui dedicata.
2. Passeggiare per il Parco di Rinia, il più centrale della città, costruito durante l’epoca comunista. Fermatevi a bere un caffè in mezzo alla natura.
Un’isoletta verde nel centro della città con un piccolo bar-ristorante che fa da punto di ritrovo per gli abitanti.
3. Visitare la piccola Moschea Et’hem Bey
Questo edificio ebbe un ruolo chiave durante le rivolte che portarono a termine con la caduta della Repubblica Popolare dell’Albania. Durante il regime comunista oltre 2.000 moschee e chiese furono chiuse ed alcune distrutte dato che durante questo periodo qualsiasi culto, considerato una distrazione, era stato proibito. Nel 1991 oltre 10.000 persone entrarono in questa moschea e cominciarono a pregare, la polizia non riuscì a impedirlo e questo fatto ebbe un significato cruciale per la caduta del regime.
4. Ripercorrete la storia del Paese nel Museo Nazionale di Storia dell’Albania
Difficile non trovarlo, il mosaico che si trova sulla facciata dell’edificio non passa inosservato. E’ raffigurata l’evoluzione vittoriosa della nazione, dalla tribù Iliria fino ai partecipanti della rivoluzione comunista. Qui troverete un’ampia collezione di archeologia. L’ingresso è molto economico, intorno ai 2€ ma consigliamo di contrattare una guida anche in italiano) al prezzo di 4€ circa per poter comprendere qualcosa se non sapete l’albanese, visto che tutte le spiegazioni sono scritte nella lingua locale.
5. Entrare nella Chiesa Ortodossa Autocefala
“Autocefala” significa che il vescovo di questa chiesa non risponde a nessuna autorità superiore. Questa chiesa ortodossa si trova a pochi meti dalla piazza centrale e soffrì le conseguenze della campagna ateista di Hoxha. Venne ricostuita con il ritorno della democrazia.
6. Scattare una foto davanti alla Piramide
Percorrendo il Boulevard Dëshmorët e Kombit dalla Piazza Skanderbeg si raggiunge La Piramide, un mausoleo costruito nel 1988 da Pranvera Hoxha, figlia del leader. L’idea di questa donna era quella di onorare il padre creando per lui una tomba come se si trovasse a Il Cairo e costruire un mausoleo dedidato alla grandezza della Repubblica Popolare di Albania. Senza ascoltare minimamente la volontà popolare (e senza avere molto buon gusto) fece costruire quindi La Piramide, una delle costruizioni più care della storia dell’Albania.
7. Trascorrere un pomeriggio nella zona di Blloku
Durante l’epoca comunista questa era la zona residenziale dei membri del Partito Comunista, qui abitava anche Enver Hoxha con la sua famiglia. Tutti gli altri cittadini non potevano accedere a questo quartiere dove si decideva il destino dell’intero Paese. Quando finalmente cadde il regime i cittadini ebbero la possibilità di entrare in questa zona della città e restarono stupiti del lusso in cui vivevano i membri di un partito che promuoveva l’idea che tutti i cittadini fossero uguali. Oggi Blloku è il quartiere più chic di Tirana, con caffè, ristoranti decorati con gran gusto.
8. Fare un giro al Bunk Art per conoscere la Tirana dei rifugi sotterranei
In questo bunker antiatomico troverete filmati e foto per ricostruire la storia dall’occupazione italiana fascista fino alla morte del dittatore comunista Enver Hoxha. La ricostruzione degli spazi è ben curata, e durante la visita non mancano giochi di luci e musiche.
9. Salire sulla Torre dell’Orologio
I 90 ripidi scalini non sono facili da percorrere ma la vista da lassù farà valere la pena la fatica. La Torre dell’Orologio si trova nella piazza principale, vicino quindi alla Moschea ed al Museo Nazionale. Vale la pena salirci al tramonto, ma fate attenzione, potrete accedere fino alle 19.00.
10. Assaggiate le specialità della cucina albanese
La cucina di Tirana vanta influenze della gastronomia turca e greca, la maggio parte dei piatti sono quindi composti da carne e riso. Ma non potete andarvene da questa città senza aver provato le Tave Me Qofte, grosse polpette di carne macinata, generalmente un misto di agnello e vitello, con aggiunta di spezie e formaggio. Un’altra specialità davvero deliziosa sono i Phyllo, degli involtini di pasta sfoglia ripieni di formaggio o verdure con patate. Assaggiate anche il pane tipico albanese, appena sfornato è una bontà!